Allevamento e riproduzione del Dario sp. Myanmar.

Cura, Habitat, Alimentazione e riproduzione del Black Tiger (Pyjamas)
In questa guida cercheremo di dare un pò di informazioni e qualche consiglio di allevamento su questo splendido pesce, il Dario sp Myanmar: dal suo habitat ideale alla dieta più adatta, passando per consigli su allevamento e riproduzione.
Il Dario sp. Myanmar, conosciuto anche come Black Tiger o Pyjamas, è un piccolo gioiello per gli appassionati di acquariofilia. Originario dei corsi d’acqua del Myanmar, questo pesce affascina per la sua colorazione unica e il comportamento vivace. Tuttavia, per garantirne salute e longevità, è essenziale conoscere le sue esigenze specifiche.

Dario sp. Myanmar (chiamato comunemente Dario black tiger o pyjamas)
Ordine: Perciformes Famiglia: Badidae
Zone di origine e habitat
Endemico del Myanmar settentrionale e dello stato di Kachin, vicino alla città di Myitkyina. Si trova in ruscelli e fossi marginali agli stagni in un’area a circa 40 km a nord di Myitkyina, sulla strada per Myitzon’ (Kullander e Britz, 2002). Le acque in cui vive sono spesso torbide e sono caratterizzate da una fitta vegetazione di piante acquatiche o erbe sommerse.


Dimensioni: raggiunge le dimensioni di 2,5/3,5 cm
Aspettativa di vita: 4-6 anni
Dubbi di classificazione
Dagli studiosi che per primi lo hanno classificato, Kullander e Britz (2002), è descritto come una variazione cromatica di Dario hysginon, ma da studi successivi risulta che che Dario sp. “Myanmar” raggiunge dimensioni maggiori. Inoltre il black tiger non si ibrida con i Dario hysginon. Per tali motivi molti studiosi considerano i due pesci due specie distinte.

Consigli di allevamento e per la riproduzione
Numero di esemplari e dimensioni minime dell’acquario
Una coppia (o un piccolo gruppo composto da un maschio e più femmine), può essere ospitata in un acquario con una base di almeno 45 x 30 cm
Sono pesci molto territoriali ed aggressivi con i conspecifici, in particolare nel periodo riproduttivo, per cui per allevarli in numero superiore è necessario prendere le precauzioni descritte più avanti.
Allestimento
Per l’arredamento dell’acquario è preferibile utilizzare un fondo di sabbia fine, o al massimo ghiaia di piccola granulometria, mentre le piante ideali sono le epifite, sia lasciate fluttuanti che ancorate a legni o rocce. La vegetazione dovrà essere abbondante.A titolo esemplificativo idonee allo scopo sono Ceratophyllum, Cryptocoryne, Microsorum, Anubias, Taxiphyllum. Quest’ultimo è particolarmente utile in quanto è anche un substrato ideale per la deposizione delle uova. Consigliabili anche piante galleggianti e lettiera di foglie.

Temperatura
In natura è soggetto a fluttuazioni stagionali normalmente comprese nell’intervallo tra i 15° e i 26°C, temperature più alte sono tollerate solo per brevi periodi.Alle nostre latitudini è quindi possibile tenerlo in appartamento senza riscaldatore.
Il range ideale di temperatura per l’allevamento è compreso tra i 20° ed i 24°. Nel caso si voglia “forzare” la riproduzione al di fuori del periodo tardo-primaverile/estivo, sarà invece utile l’impiego di un riscaldatore ed una temperatura di 25-26°
pH
valore compreso tra 7,0 e 8,0.
Durezza
L’acqua nel nord del Myanmar è generalmente tenera nonostante il pH relativamente alto, un valore sotto i 100 ppm risulta ideale.
Alimentazione
La specie in natura si nutre di piccoli crostacei acquatici, vermi, larve di insetto e zooplancton. In cattività risulta ideale somministrare cibo vivo o congelato di piccole dimensioni, come naupli di Artemia, Grindal, Microworms, Daphnia, mentre dovrebbero essere evitati alimenti come Tubifex e Chironomus, come per tutti gli appartenenti alla famiglia Badidae. Questi ospiti faranno molta fatica ad abituarsi al cibo industriale secco, alcuni esemplari inseriti in acquario potrebbero non accettarlo mai. Ma, a prescindere, la dieta principale dovrà essere costituita da cibo vivo o congelato affinchè non si ammalino e mostrino la spettacolare livrea.
Anche per questi aspetti l’ideale è arredare una vasca tutta per loro, per evitare problemi legati alla competizione alimentare. Per quanto territoriali ed aggressivi con i conspecifici, sono molto timidi ed al momento della “caccia” è preferibile che non ci siano inquilini di altre specie, almeno nelle stesse zone di nuoto (anche se in realtà occupano loro stessi tutti i livelli dell’acquario).
Dimorfismo sessuale
I maschi sono più colorati (nel maschio è ben visibile la livrea che ne determina il nome comune) e sviluppano un pinnaggio più appariscente rispetto a quello delle femmine. Queste ultime sono poi più piccole e con un corpo più corto e tozzo rispetto ai maschi, ma anche la loro livrea è bellissima se ben alimentate e curate.

Riproduzione
Questi pesci stabiliscono rapporti di coppia temporanei, la deposizione avviene su substrato.
In un acquario maturo e ben e ricco di microfauna, è molto facile che gli avannotti più “forti” possano sopravvivere e crescere.
Un acquario da 25/30 litri (almeno 40×30 cm) sarà sufficiente ad una coppia.
Nel caso in cui in vasca ci siano più maschi ognuno di essi dovrà avere a disposizione un territorio di circa 30/40 cm²In acquario si stabilirà una gerarchia, con il solo maschio dominante che potrà riprodursi, a meno che gli spazi non siano davvero molto ampi (ad esempio in 100 cm ben arredati due maschi potrebbero riprodursi contemporaneamente).
La temperatura dell’acqua ideale in questa fase è di 25/26°C, ed i pesci devono essere alimentati preferibilmente solo con cibo vivo.
In tali condizioni i maschi cominceranno a rivendicare un proprio territorio, intensificheranno il colore della livrea e diventeranno (ancora più) aggressivi nei confronti di altri maschi.
La femmina con la quale si formerà temporaneamente una coppia, verrà inizialmente corteggiata ed allontanata ai margini del territorio; entro breve lo stesso maschio si avvicinerà ancora alla femmina che, se pronta, lo seguirà nel suo territorio quando pronta alla deposizione.
L’atto fecondativo avviene velocemente con un abbraccio, e le uova vengono sparse in modo casuale sul lato inferiore di una superficie solida come una foglia di pianta o sopra cespugli molto fitti, ideale a tale scopo un letto di muschio.

Dopo la deposizione delle uova la femmina viene scacciata e il maschio si assume la responsabilità esclusiva di proteggere le uova nel suo territorio.
Se non si vuol “lasciar fare alla natura” è possibile prelevare la foglia con le uova per metterla in un contenitore contenente acqua della vasca di deposizione, o di rimuovere gli adulti, poiché buona parte degli avannotti saranno predati una volta avvenuta la schiusa che avviene a 2-3 giorni dalla deposizione.
Nella prima fase di vita gli avannotti avranno a disposizione il sacco vitellino, assorbito il quale andranno nutriti con infusori fino a quando non raggiungeranno una taglia che gli consenta di nutrirsi di microworm, naupli di artemia e plancton di adeguate dimensioni.

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