Sansi Grow Light Full Spectrum

“Osserva, sperimenta ed impara” era il titolo del mio libro di scienza delle scuole medie. Solo allora scoprii quanto fossi affascinato dalle scienze in tutte le sue sfaccettature. Questo interesse non solo ha condizionato le mie scelte di studi e dei futuri lavorativi ma i tre verbi “osservare, sperimentare ed imparare” mi hanno sempre accompagnato nella vita.
Recentemente ero alla ricerca di una plafoniera per il mio futuro progetto, una vasca P60 per realizzare un’ acquario dedicato alle piante. Le piante hanno sempre avuto un posto di particolare interesse e quindi era arrivato il momento di cimentarsi con un acquario olandese.
La scelta di una plafoniera che potesse rispondere alle necessità di piante esigenti come le “rosse” mi ha indotto a confrontare le caratteristiche di due sorgenti led note per le loro peculiarità: Chihiros II Pro e Skylight Hyperbar. Il web non è soddisfacente per le informazioni che m’ interessavano e non riesco a capire perchè i produttori sono così ermetici su dati che non richiedono apparecchiature così sofisticate e costose da ritenere antieconomiche queste scelte. Loro conoscono bene questi dati ma per politiche aziendali non li forniscono. Gli unici parametri che potevo confrontare erano i watt, i lumen e lo spettro. Skylight da questo punto di vista è molto più generosa nel fornire informazioni rispetto a Chihiros.
Nel cercare questi dati mi sono imbattutto nella Sansi grow light full spectrum che mi ha incuriosito molto ed ecco che “osserva, sperimenta, impara” ha sollecitato i mei neuroni e i collegamenti sinaptici si sono iper attivati. Il progetto cambia radicalmente. Realizzo una vasca che piantumo con alcune piante “advanced” senza seguire nessun canone di layout olandese. Lo scopo era provare personalmente queste lampade. Qualcuno mi dirà che ho scoperto l’ acqua calda, vero visto che non sono lampade totalmente sconosciute ad un certo numero di acquariofili ma a quanto mi risulta nessuno ha scritto un articolo dettagliato e mostrato i risultati e quindi mi sono cimentato in questa recensione.
Prima di analizzare la lampada mi preme sottolineare che essa è stata studiata per illuminare piante d’ interni e garantire l’ energia adatta per tutte le sue fasi di sviluppo.
I dati tecnici relativi alla descrizione di questi led sono stati presi dal sito web di Sansi.
La lampada è alimentata con corrente a 220 volts e per il modello da me scelto ha un consumo di 36 watt/h. L’ attacco è un E26, quindi quello di un normale portalampada. La superficie irradiante presenta 7 punti luminosi che racchiudono ciascuno 9 led coperti da una lente ad alta trasmissione luminosa . I led sono montati su uno zoccolo ceramico che garantisce un ottimo isolamento, sicurezza e risparmio energetico. La calotta di copertura assicura una elevata dissipazione termica che prolunga la vita dei led stimata dal produttore superiore alle 20.000 ore.
I led emettono una luce con uno spettro molto simile a quello della luce solare e con una temperatura di colore di 4000 K.
Nell’ immagine dello spettro Sansi fornisce lo spaccato delle frequenze e la loro percentuale. Va notato come la luce emessa va nell’ infrarosso coprendo una banda che va dai 700 ai 780 nm. Questa porzione di spettro è di particolare interesse perchè riesce a penetrare meglio la colonna d’ acqua fitostimolando le parti più basse delle piante, quelle più vicine al fondo.
Nella pagina seguente vengono mostrati gli spettri delle tre sorgenti luminose in confronto a quello del sole.




Sansi | Chihiros | Skylight | |
Watt | 36 | 37 | 32 |
Lumen | 3250 | 3260 | 2700 |
Tutt’ ora spesso si continua a valutare l’ efficacia di una plafoniera led confrontandole tra loro sulla base dei lumen emessi. I lumen non rappresentano l’ unità di misura più adatta quando dobbiamo scegliere una plafoniera led che deve soddisfare le esigenze delle piante perchè si basano sulla sensibilità dell’ occhio umano alle lunghezze d’ onda della luce visibile. L’ occhio umano ha una sensibilità molto bassa proprio a quelle lunghezze d’ onda dove la clorofilla A e B presentano il maggior assorbimento ovvero dai 400 ai 500 nm (zona dell’ ultravioletto) e dai 600 ai 700 nm (zona dell’ infrarosso).
Per valutare l’ efficienza di una sorgente luminosa si ricorre ai PAR che rappresentano la radiazione fotosinteticamente attiva. Il modo più corretto di misurare i PAR è il PPFD ovvero la densità del flusso di fotoni fotosintetici (umol/s/m2).
Altro parametro importante è il PPF ovvero il flusso fotonico fotosintetico che misura i fotoni PAR che lasciano una sorgente luminosa (umol/s).
Per darvi un’ idea di cosa stiamo parlando basta pensare che una plafoniera a luce bianca pur presentando più lumen di una RGB in realtà risulta meno efficace. Se andassimo a determinare i PPFD e i PPF troveremmo valori ben inferiori rispetto alla plafoniera RGB.
Sansi fornisce questi valori molto indicativi dell’ efficienza della loro sorgente luminosa.
PPFD: 265 umol/s/m2
PPF: 65 umol/s
A tal proposito vorrei precisare che la Sansi è stata studiata per le colture in emerso e che le misure sono state rilevate in tale ambiente. Sappiamo che la colonna d’ acqua interferisce sulla diffusione della luce a causa della diversa densità tra aria ed acqua. Quindi la luce diminuisce di velocità e tende a cambiare direzione a causa della rifrazione che avviene a livello della superficie di scambio aria/acqua. Questo non è vero solo per quella parte del fascio luminoso che attraversa le due fasi perpendicolarmente. Quindi la vs pianta più esigente posizionatela perpendicolarmente alla sorgente luminosa.
Non ho trovato dati per Chihiros sulla rete mentre per Skylight c’è un interessante video dove viene visualizzata la lettura dei PPFD direttamente in vasca e di cui vi fornisco indirizzo:
Considerate le esperienze documentate da molti acquariofili possessori del modello di punta Chihiros WRGB II Pro e della Hyperbar Skylight possiamo immaginare che entrambe queste plafoniere led siano in grado di sviluppare un’ ottima potenza luminosa in termini di energia da renderle pressochè confrontabili tra loro e con la stessa Sansi grow light full spectrum.
Quest’ ultima non è dimmerabile e non ha app dedicata per impostare potenza luminosa, possibilità di modificare i canali RGB ed impostare alba/tramonto.
Di suo ha un prezzo inferiore di oltre il 60% rispetto alle precedenti ma con una efficienza paragonabile.
