Le caridine davidii e cantonensis. Parte 1

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caridina davidii

Tutto quello che dovreste sapere per un allevamento consapevole

caridina davidii rossa
Caridina davidii ( foto di Mario Mandici )

Perché le caridine sono così apprezzate?

Le caridine hanno conquistato nell’ ultimo decennio sempre più appassionati per i loro colori, per la facilità con cui si riproducono fatta eccezione per la caridina multidentata e per la curiosità che ci spinge verso nuove forme di vita da tenere in acquario. 

Un altro aspetto che coinvolge l’ appassionato è il nuoto dei maschi in amore che iniziano delle vere e proprie danze e altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità di lasciarle sole per diversi giorni liberandoci dal problema legato alle vacanze purchè vengano adottati particolari accorgimenti che saranno oggetto di trattazione in questo articolo.

Delle tante specie ne tratterò due, quelle che maggiormente attirano l’attenzione di chi si vuol cimentare con questi piccoli ed interessanti animaletti: le cardine davidii e le caridine cantonensis (logemanni).

Smarchiamo immediatamente la caridina multidentata detta anche Japonica o Amano portate alla ribalta da Takashi Amano. 

Caridina multidentata, l’alleata contro le alghe

Questi gamberetti molto versatili come adattamento alle diverse condizioni chimiche dell’ acqua sono particolarmente apprezzati per la loro capacità di divorare le piccolissime alghe filamentose di cui si nutrono aiutandoci a tenere l’ acquario libero da queste alghe.

Il loro sarà un valido contributo ma non aspettatevi miracoli, non pensiate che mettendo questi gamberetti in acquario sarete esautorati da un’ attenta gestione della vostra vasca.

Quante inserirne ?

1 per ogni 5 L massimo 10 L di acqua. Quindi in un acquario da 100 L

mettete in conto di inserire dai 10 ai 20 gamberetti, il numero ovviamente dipende da quante piante avete in acquario. Se avete una sola pianta sarebbe più che sufficiente una sola Japonica, immagino abbiate afferrato il concetto. Anche il layout fatto di radici e rocce saranno oggetto di attenzione delle caridine.

caridina multidentata
Foto credit: web

Riproduzione della Caridina multidentata

Non è difficile vedere delle femmine portare numerose uova dal colore verde grigiastro tra i loro pleopodi.

Avremo anche la fortuna di vederle schiudere anche se i naupli sono talmente piccoli ( 0,1 mm) e pertanto difficili da individuare. La difficoltà della riproduzione in cattività di questa specie inizia ora. L’alimentazione è il problema principale della morte delle larve che in quanto filtratrici si nutrono di alghe unicellulari inoltre molti riportano che un’acqua matura e salmastra sia utile in questa fase.

Discorso a parte meritano le davidii e le cantonensis che saranno oggetto di un analisi completa per trarne le migliori soddisfazioni da un allevamento “consapevole”.

Habitat delle Caridine davidii e cantonensis e convivenze in acquario.

Per chi si vuole cimentare con questi animali è bene che sappia che in natura vivono in ambienti dove non hanno predatori naturali per cui qualsiasi pesce, anche i più piccoli, farebbero una strage delle larve  per le loro piccolissime dimensioni.

Inoltre questi gamberetti sono alla base della catena alimentare per molti pesci per cui la convivenza sarebbe una notevole fonte di stress con conseguenze negative sulla loro salute.

Esso comporta un abbassamento delle difese immunitarie, può incidere sull’ intensità del colore e addirittura ridurre il numero di mute e quindi rallentare la loro crescita. Perciò è assolutamente da evitare la convivenza in un acquario tra caridine davidii e cantonensis con i pesci.  

habitat delle caridine
Foto credit: web

La conoscenza del loro habitat naturale ci consente di realizzare acquari idonei al loro allevamento e a garantire quei valori chimico fisici dell’acqua che sono molto diversi tra le due specie.

Fermo restando che già un cubo da 30 L può essere un punto di partenza dobbiamo tenere presente che questi gamberetti si riproducono con una certa facilità e presto questa vasca inizierà ad essere insufficiente quindi meglio partire con un 50 L.

Per quanto riguarda la forma poiché in natura vivono in corsi di acqua con una bassa colonna cercate di preferire a parità di volume una vasca rettangolare bassa piuttosto che un cubo.

Entrambe prediligono acque basse, spesso sono pozze prossime a piccoli ruscelli con un ricambio continuo di acqua che presenta un contenuto di nitrati molto basso ed una forte ossigenazione.

Le caratteristiche del fondo e dell’ ambiente condizionano i valori chimici delle acque. Le davidii vivono in acque leggermente dure con un fondo caratterizzato da gravel di piccola granulometria mentre le cantonensis vivono anche in piccoli ruscelli caratterizzati da un movimento dell’ acqua molto lento con un fondo terroso e ricco di foglie che acidificano l’ acqua.

habitat tipico delle caridine
Foto credit: web
letto di foglie tipico dell'habitat delle caridine
Foto credit: web

L’acquario ideale per le Caridine davidii e cantonensis

Queste poche informazioni ci danno utili indicazioni sulla scelta della vasca più idonea al loro allevamento.

Evitiamo vasche più piccole di 20/25 L e diamo preferenza a quelle basse e larghe piuttosto che strette ed alte. Le caridine non sono abili nuotatrici ed essendo animali detrivori svolgono la maggior parte della loro vita sul fondo o tra la fitta vegetazione alla ricerca di cibo costituito non solo da microalghe ma anche da piccolissimi animali e batteri che vivono e si riproducono nella fitta vegetazione di muschi. 

aleestimento acquario pieno di muschi
Foto di Mario Mandici

Le caridine si muovono come pecorelle che pascolano ed ogni tanto si lanciano in brevi nuotate muovendo velocemente i loro pleopodi per raggiungere le parti più alte della vegetazione o per aggrapparsi alle radici di eventuali piante galleggianti.

piante galleggianti in acquario per caridine
Foto di Mario Mandici

Oggi si trovano in commercio vasche anche di piccolo litraggio per scaper’s che vogliono dedicarsi ad acquari shallow quindi vasche aperte e di altezza bassa, mediamente non superano i 28 cm. Queste rappresentano le vasche ideali per i gamberetti.

acquario ideale per caridine, un esempio in commercio
Foto credit: web

Vasca 45x28x30H con un volume totale lordo di circa 38 L è una soluzione molto interessante.


Foto

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© Testo e foto dell’ autore dell’ articolo – Anno 2024

Caridine davidii e cantonensis PARTE 2

Caridine davidii e cantonensis PARTE 3

Caridine davidii e cantonensis PARTE 4

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