strumenti per realizzare il pmdd

La mia analisi

strumenti per realizzare PMDD

Il PMDD, acronimo di Poor Man’s Dosing Drops” ovvero gocce di dosaggio per “poveri” è un protocollo di fertilizzazione DIY (do it yourself) che attira sempre più l’ attenzione degli acquariofili per il
marcato risparmio rispetto ai brand. L’ approccio all’ acquariofilia con vasche sempre più grosse, la voglia di creare planta acquari (vasche olandesi, aquascaping, etc) spesso richiedono sforzi economici non indifferenti quando si approccia ad un protocollo di fertilizzazione. Trattandosi di materiale di consumo l’ impegno economico richiesto potrebbe rivelarsi consistente e ciò sta spingendo sempre più l’ interesse degli acquariofili verso il PMDD.
Nei gruppi social dedicati all’ acquariofilia ritroviamo spesso due fazioni ben distinte ognuna delle quali difende a spada tratta la sua posizione. I pro PMDD ed i contro. La natura ci ha sempre insegnato che l’ equilibrio delle cose è la posizione migliore quindi il PMDD non va demonizzato ma neanche esaltato come il miglior protocollo di fertilizzazione. E’ vero che con qualunque protocollo si possono commettere errori con le relative conseguenze anche economiche ma con il PMDD questo rischio diventa maggiore perché entrano in gioco variabili che non abbiamo con i fertilizzanti in commercio creati specificatamente per l’ uso in acquariologia.

Tra le variabili più frequenti ce ne sono due in particolare che pesano maggiormente: la preparazione delle soluzione ed i dosaggi.
Girando per il web si trovano diverse “ricette” così come si trovano diverse ricette per la pastiera napoletana dove ogni famiglia ha la sua personale vantandola come la migliore in assoluto. Gli ingredienti a volte cambiano, le dosi pure, ma alla fine sempre di pastiera si tratta. NON E’ COSI’ !!! C’è pastiera e pastiera e ve lo dice un appassionato di questo meraviglioso dolce della tradizione napoletana.

Questa riflessione mi ha spinto a trattare il PMDD con un approccio prettamente da chimico quindi mi limiterò a fare le mie considerazioni tenendo conto di quello che ognuno potrebbe o riuscirebbe a fare all’ interno delle quattro mura domestiche.
Vorrei partire da un rapido elenco degli errori più comuni commessi nell’ uso del PMDD:

  1. Somministrazione errata in termini quantitativi per sovradosaggio o sottodosaggio dei nutrienti tali da stimolare un’ infiorescenza algale (vero per tutti i protocolli di fertilizzazione). La regola del “melius abundare quam deficere” nella fertilizzazione non vale anzi piuttosto che peccare in eccesso è meglio peccare per difetto. I danni derivanti saranno sicuramente molto inferiori.
  2. Squilibrio sia tra i nutrienti NPK che i micro (Fe + oligoelementi). Questo aspetto è vero per qualsiasi protocollo utilizzato ma pesa maggiormente nel PMDD soprattutto per quanto concerne la fertilizzazione del Fe e degli oligoelementi, quelli che sono presenti in “tracce”. Nei prodotti maggiormente suggeriti per il PMDD la composizione qualitativa è decisamente carente rispetto ai brand.
  3. Errori nella preparazione delle soluzioni a concentrazione nota (vero solo per il PMDD).
  4. Approccio del dosaggio ad occhio indicato da alcuni protocolli PMDD soprattutto per i micro (aggiunta di sequestrene sino a comparsa della colorazione rosa )
  5. Dosaggio all’ occorrenza basato sulla risposta vegetativa delle piante. Solo un vero esperto sa riconoscere tutti i segnali che le piante sulla base di una carenza o di un eccesso inviano all’occhio dell’ acquariofilo. Insomma aspettiamo i segnali della carenza, il danno indotto da essa per poi intervenire? Non sarebbe meglio prevenire che curare ?
    Con questo non vorrei scoraggiare nessuno, è giusto che ognuno faccia la sua esperienza ma questi errori si pagano a volte anche a caro prezzo per cui è importante prima di approcciare al PMDD
    avere tutte quelle informazioni esaurienti sulla sua preparazione e gestione, sul calcolo delle dosi da impiegare prima di procedere con questa scelta. Prima di entrare nel vivo di questo protocollo e quindi della sua realizzazione vorrei porre una domanda su cui dovrete darvi una risposta sincera: “Se i protocolli commerciali costassero quanto o poco più di un PMDD ricorrereste ugualmente ad esso” ?
    La mano sul fuoco non la metto perchè c’è sempre qualcuno pronto a farmela bruciare ma sono più che certo che tutti ricorrerebbero al fertilizzante pronto all’ uso quanto meno per un fatto di comodità
    quindi per vasche piccole come cubi da 30 L o vasche comunque inferiori ai 100 L il mio suggerimento è di non ricorrere a questo protocollo bensì a quelli commerciali. Viceversa con vasche di grosso litraggio e ben piantumate il PMDD si rivela la strategia vincente in termini economici senza perdere nulla in termini di efficacia. Poichè puntiamo all’ economia ben ripagata dall’ uso nel tempo vale la pena inizialmente investire qualcosa in più sulla materia prima e sull’ occorrente per la preparazione delle soluzioni.
    Vediamo l’ occorrente che ci serve per approntare un PMDD.
  • I sali per preparare le soluzioni a concentrazione nota
  • Una bilancina di precisione.
  • Un cilindro graduato da 250 o 500 ml per portare a volume la soluzione da preparare.
  • Un contenitore in vetro o plastica da 500 ml.
  • Una bacchetta di vetro o di acciaio (in alternativa il cucchiaino nazional popolare va bene).
  • Contenitori per conservare le soluzioni.

Analizziamo questi punti singolarmente

I sali

solfato di potassio per PMDD

Nel PMDD si ricorre spesso all’ uso di fertilizzanti da giardino o agrari che personalmente sconsiglio vivamente. Se ricorriamo al PMDD per risparmiare non significa che si debba arrivare all’ osso ! I
fertilizzanti da giardinaggio sono stati realizzati per quell’ uso quindi per una situazione ben diversa da un acquario popolato di animali. I sali con cui essi sono formulati non sono di una purezza degna per farci convivere i pesci piuttosto che qualche gasteropode o dei piccoli crostacei. Essi presentano impurità derivanti dai processi di produzione industriale e la loro purificazione tiene conto della destinazione d’uso. Per esempio spesso sono contaminati da cloro che per legge non deve essere citato in etichetta se non supera il 3% del peso totale dei componenti. Usando prodotti ad elevata purezza si evita di inserire ciò che non serve e che potenzialmente potrebbe anche essere nocivo. Non dimenticate che l’ acquario è un contenitore di accumulo. Inoltre evitiamo il contributo delle sostanze inutili ad alzare ulteriormente la conducibilità dell acqua. Il vantaggio offerto da un sale puro è ampiamente compensato da quella manciata di euro in più che dobbiamo spendere per il suo acquisto. E’ sufficiente pensare che con il costo di un flacone di fertilizzante possiamo prenderne uno di sali puri e preparare soluzioni per almeno due anni. Sul web ci sono siti più o meno noti dove è possibile acquistarli, basta avere un po’ di pazienza nella ricerca. Non sempre è facile trovare sali di purezza al 99,9% (lasciamo da parte quelli per U.F. o analitico) ma tenete presente che i sali per uso alimentare sono già un ottimo traguardo.
Per esempio c’è il nitrato di potassio per uso alimentare per la conservazione delle carni o l’ idrogenocarbonato di potassio usato come deacidificante in enologia.

Bilancia di precisione

bilancia di precisione per PMDD

Pensare di acquistare una bilancia tecnica per avere una buona pesata per fare il PMDD non serve considerato i suoi costi ma sempre sul web si riescono a trovare bilance elettroniche di buona precisione senza spendere cifre impegnative. Evitiamo quelle da
cucina che misurano i grammi senza i decimali e soprattutto evitiamo di fare pesate di pochissimi grammi. Più andiamo sui numeri piccoli tanto più può aumentare il margine di errore.
Possiamo anche ricorrere a quelle piccole bilancine ma potremmo avere il problema di fare troppe pesate per raggiungere la quantità di sali necessari per preparare le soluzioni. Il mercato comunque offre molti compromessi. Questa bilancia da cucina misura la pesata netta di un matraccio di precisione da 25 ml dando un peso di 24
grammi

Bilancia di precisione e cilindro graduato per PMDD

La stessa pesata fatta su un bilancino più sensibile in grado di dare anche le due cifre decimali da un valore più preciso … 24,85 grammi

bilancino di precisione per PMDD

Cilindro graduato da 250 o 500 ml in vetro

Anche questo reperibile sul web ci permette di lavorare con maggiore precisione quando dovrete portare la vostra soluzione a volume poichè stiamo preparando una soluzione a concentrazione nota dove la quantità del soluto (sale) è rapportata ad un volume ben preciso di solvente (acqua)

Bacchetta di vetro o di acciaio

Va bene qualsiasi strumento in acciaio o plastica per agitare la soluzione per facilitare la dissoluzione dei sali.

Contenitori per la conservazione

Le soluzioni preparate vanno poi inserite in contenitori dando la preferenza a quelli in plastica, pratici e leggeri, possibilmente di colore nero o schermati dalla luce ricoprendoli con un foglio di alluminio che si utilizza in cucina. Questo permetterà una migliore conservazione della soluzione, allungherà il tempo per la formazione di muffe (non stiamo operando con strumenti e ambienti sterili). Non è difficile trovare flaconi dispenser che hanno il vantaggio di prelevare anche dosi precise. Riempitelo con acqua e fate dei puff, per esempio 3. Aspirate questo contenuto con una siringa da 5 ml e non sarà difficile capire quanto fertilizzante verrà rilasciato da un singolo puff.

KNO3 per PMDD

Etichettate i flaconi con adesivi su cui riportate la composizione (KNO3, K2SO4, etc.), la data di preparazione, la preparazione e il dosaggio.

Attenzione: shake well before using … agitate bene prima dell’ uso. Prima di procedere alla preparazione del PMDD vorrei fare una raccomandazione: cercate sempre di preparare soluzioni di volumi
non troppo grandi onde evitare di tenerle per lungo tempo. Vanno bene soluzioni da 500 ml o da 250 ml soprattutto per i fertilizzanti a base di fosfato visto le piccole quantità utilizzabili. Viceversa sono
da evitare le preparazioni di soluzioni volumetricamente troppo piccole perchè possono aumentare i margini di errori.

Procedimento

Questo vale per qualsiasi fertilizzante che andiamo a preparare, ciò che cambia saranno solo le pesate dei sali e il volume di acqua per la preparazione della soluzione.
ATTENZIONE: utilizzare esclusivamente acqua deionizzata meglio se ottenuta per osmosi inversa.

  • Pesare i sali sulla bilancia all’ interno di un contenitore ampio calcolando prima la tara da togliere oppure utilizzando la funzione automatica della bilancia per azzerare.
  • Inserire la quantità minima di acqua necessaria per sciogliere il sale (vedi tabella della solubilità in acqua)
  • Travasare il tutto in un recipiente tarato (il nostro cilindro) e con altra acqua fare due o tre risciacqui con piccoli volumi di acqua deionizzata nel contenitore dove abbiamo fatto la prima
    dissoluzione travasando il lavaggio ogni volta nel contenitore dove abbiamo inserito la soluzione che stiamo preparando.
  • Portare a volume la soluzione riempiendo il contenitore sino a 250 ml o 500 ml a secondo del volume totale che vogliamo ottenere.
  • Agitare bene la soluzione ottenuta e poi versare nel contenitore di conservazione
CILINDRO GRADUATO PER PMDD

Una piccola raccomandazione riguardo al punto 4 … eccesso di zelo o deformità professionale ? Le molecole di acqua sono soggette a due forze di cui una è quella di coesione (legami idrogeno) che le tiene unite tra loro e l’ altra di adesione con cui le molecole aderiscono alla superficie del materiale con cui vengono in contatto.
Quando queste forze sono maggiori di quelle di coesione il liquido tende a bagnare le pareti interne del contenitore. L’ acqua tende a salire lungo le pareti del vetro perchè le sue molecole hanno una forte tendenza ad aderire ad esso. Si viene a formare quello che viene chiamato menisco. La lettura esatta del volume di acqua nel cilindro graduato in foto non è 18,2 ml come qualcuno potrebbe immaginare ma bensì 18,0 ml.

Poiché si rende necessario utilizzare la quantità minima di acqua per sciogliere i sali lasciando la possibilità di fare con il restante volume di solvente i risciacqui come spiegato al suddetto punto 3.
In questa tabella trovate la solubilità dei sali necessari alla preparazione del PMDD
La solubilità è determinata alla temperatura di 20°C.

tabella di solubilità dei sali per PMDD

Quindi se dobbiamo preparare una soluzione di 500 ml di KNO3 partendo da 100 mg di sale saranno necessari 350 ml di acqua per non avere una soluzione sovrasatura (presenza contemporanea di
solvente e soluto). Grazie a questa tabella avremo la quantità di solvente (acqua) necessaria per fare quei piccoli e ripetuti risciacqui di recupero del soluto rimasto sulle pareti del contenitore. Tutte
queste operazioni descritte comportano degli errori ma siamo in un ambiente casalingo e non in un laboratorio e comunque vi assicuro che questi saranno nettamente inferiori a quelli ottenibili con la
semplice pesata del soluto e del solvente ed una girata di cucchiaino come spesso descritto nel web. Sono ben altri gli strumenti per ottenere soluzioni a concentrazione nota di alta precisione ma questi sarebbero improponibili a livello di costi e di capacità delle singole persone, gli stessi test che andremmo ad utilizzare per determinare i nutrienti principali in soluzione non spiccano anch’ essi di precisione ma per fortuna tutta questa accuratezza non si rende neanche necessaria. Qualcuno si domanderà “quale sarebbe allora il senso di tutto questo armeggiare ?” La risposta è semplice … ridurre gli errori. Vero che non dobbiamo fare soluzioni per test analitici ma è altrettanto vero che meno errori ci portiamo dietro nella preparazione dei fertilizzanti più il risultato finale sarà accettabile.

Macro nutrienti NPK

Vediamo le ricette per fornire alle nostre piante i macro nutrienti necessari NP sotto forma rispettivamente di nitrati e fosfati ed il K.

formula per KNO3 per PMDD
formula K2SO4 per PMDD

Quando fertilizzate con il solfato occorre tenere presente la quota di potassio rilasciata dal corrispettivo sale di nitrato. Chi osserva la composizione dei fertilizzanti a base di potassio troverà la quantità espressa in K2O per cui si chiederà cosa c’ entra allora il solfato e quale alchimia lo associa al biossido. Si tratta semplicemente di un accordo internazionale per esprimere il contenuto di potassio sotto forma del suo ossido. Diversamente non potrebbe essere perchè il K2O per sua natura è estremamente reattivo e nessuno vorrebbe armeggiare con un fertilizzante …esplosivo.

formula per preparare fosfato di potassio per PMDD

Poichè il fosfato viene dosato in un range di 0,1- 1 mg/L questa soluzione permette la massima flessibilità di utilizzo. Per fertilizzare con queste piccole quantità potete aiutarvi con le siringhe per insulina il cui volume totale pari a 1 ml è frazionato in tacche da 0,1 ml.
Se l’ ostacolo del PMDD per i macro è facilmente superabile non possiamo dire altrettanto per quanto concerne i microelementi come il Fe, B, Co, Cu, I, Mn, Mo, Ni, Rb, V, etc.
Nella sottostante tabella sono state messe a confronto le composizioni di alcuni prodotti per il PMDD e di alcuni marchi commerciali. Non entro nel merito della composizione quantitativa perchè andrebbe rapportata ai dosaggi utilizzati ma la differenza qualitativa può essere piuttosto netta tra loro.

elewnco di prodotti per ferro e microelementi da usare per PMDD

Se in questo caso “melius abundare quam deficere” è valido come concetto, dei cinque prodotti analizzati solo quello prettamente commerciale per balconi presenta una composizione qualitativa stringata. Altro aspetto interessante sono le scelte operate da ogni singola ditta riguardo ai sali impiegati. Seachem, per esempio, fa ricorso a sali di solfato e cloruro per rendere i cationi immediatamente disponibili, altri come EasyLife puntano sulla chelazione con EDTA, DTPA e NTA per garantire la stabilità dei chelanti e quindi la protezione dei metalli in un ampio spettro di pH. Fioraland, prodotto per il PMDD facilmente reperibile nei supermercati, punta sull’ EDTA la cui stabilità è assicurata per valori di pH inferiori a 7,0. Micromix Plus, di non facile ritrovamento offre un carico in Fe maggiore degli altri e sfrutta anch’ esso diversi chelanti (gluconato, EDTA, DTPA e EDDHMA) per garantire la protezione all’ ossidazione dei micro su un range di pH molto ampio ed una disponibilità quasi immediata da parte del Fe-gluconato.

Micronutrienti

Pur rendendomi conto della difficoltà del reperimento del prodotto migliore per il PMDD non posso fare a meno di suggerire l’ uso di Micromix Plus.

Micromix plus da usare per PMDD

Ricetta per il solo Fe

Lascio al lettore la possibilità di scegliere tra due prodotti dove il ferro è chelato con leganti diversi di cui dobbiamo tenere conto nella scelta in funzione del pH dell’ acquario.

Cifo ferro per PMDD
Compo ferro liquido per PMDD

Un’ alternativa interessante potrebbe essere quella di un protocollo misto PMDD + un prodotto brand specifico per i micronutrienti. L’integrazione dei macro elementi viene fatta con il PMDD e quella
dei micro lasciata al prodotto commerciale. In fondo si tratta di affrontare un piccolo impegno economico maggiore a fronte della praticità … a voi la scelta.
Una buona fertilizzazione a prescindere dal protocollo utilizzato deve tenere conto di alcune considerazioni:

  • Fornire una illuminazione adeguata sia in termini di spettro che di potenza e fertilizzare con CO2.
  • A differenza del nitrato e del fosfato il potassio (K) non viene prodotto in vasca da nessun processo catabolico per cui è importante inserirlo regolarmente in vasca. Una forte carenza di questo elemento influisce negativamente sull’ assorbimento dei nitrati. Quando i nitrati non vengono consumati la causa più frequente è la carenza di K.
  • La legge del minimo di Liebig ci dice che l’ elemento carente è il fattore condizionante l’ assorbimento di tutti gli altri, quindi se un elemento viene a mancare questo influisce negativamente sull’ assorbimento di tutti gli altri e da qui il blocco vegetativo e la successiva esplosione di alghe sempre pronte ad approfittare delle situazioni a loro più favorevoli.
  • Quando fertilizzate con il Fe assicuratevi che nel vostro prodotto brand o PMDD ci sia il Mg. La clorofilla è una struttura macromolecolare vitale per la fotosintesi. Il Mg rappresenta il cuore della molecola mentre il Fe pur non presente in essa è fondamentale nella catalisi delle reazioni enzimatiche che implicano il trasferimento di elettroni.

Qui si conclude la mia dissertazione sul PMDD volutamente affrontata in modo più capillare cercando di fornire tutti i dettagli pratici per la sua realizzazione.


Bibliografia

Metabolismo del ferro – Wikipedia.org
© Il PMDD – Mario Mandici – Acquariofili.com
La tabella di confronto quali quantitativo dei componenti micro è stata creata dall’ autore sulla base dei dati rilevabili nel web dei rispettivi prodotti
Le photo credit web sono state prese da Pexels.com e da Amazon.com
Ringraziamenti: Piero Ballarini per il supporto fornito su Micromix Plus.
Testo: © Mario Mandici – 2022

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