Parte 1 – Cibo vivo essenziale per la salute dei pesci

L’importanza del cibo vivo per i pesci d’acquario è un argomento di grande rilevanza per gli amanti dell’acquariofilia e per chi desidera garantire il benessere dei propri pesci.
Benefici del cibo vivo
Il cibo vivo offre numerosi benefici che non possono essere trascurati. Innanzitutto, esso fornisce una dieta ricca e varia, simile a quella che i pesci troverebbero in natura, contribuendo a mantenere la loro vitalità e salute. Inoltre, il cibo vivo stimola il comportamento naturale di caccia e foraggiamento, essenziale per il benessere psicofisico dei pesci.
L’integrazione di cibo vivo nella dieta quotidiana può anche migliorare la colorazione e la riproduzione, aspetti fondamentali per chi desidera un acquario vivace e dinamico.
Cibo vivo e malattie
Non solo, l’utilizzo di cibo vivo può aiutare a ridurre l’insorgenza di malattie, migliorando la resistenza immunitaria dei pesci grazie ai nutrienti freschi e naturali. In sintesi, scegliere di nutrire i pesci d’acquario con cibo vivo non è solo una questione di preferenze alimentari, ma un vero e proprio investimento nella loro salute e longevità.

Un’esperienza diretta alla ricerca di cibo vivo
Per questo motivo, se a metà settimana ti arriva una telefonata di Konrad Wasik che ti chiede se nel weekend, clima permettendo, ti va di andare con lui a vedere se si trova un po’ di cibo vivo, sposti ogni impegno e ti organizzi…anche se ti anticipa di portarti stivali alti di gomma e doppi calzini pesanti che c’è da guadare e sporcarsi non solo le mani.
Dire che è stata un’esperienza affascinante e sorprendente è troppo poco.

Il cibo vivo nei nostri habitat urbani
Mi ha sorpreso in primis la biodiversità che riempie ogni piccolo specchio d’acqua e la quantità enorme di invisibili vite che, nei “nostri habitat” urbani contribuiscono in maniera essenziale a mantenere in vita gli ambienti stessi. Abbiamo approfittato della giornata per creare un piccolo reportage diviso in tre parti, con il quale Konrad mostra luoghi tipici ed ideali e descrive le tecniche migliori per procurarsi cibo vivo a Km quasi 0.

La indubbia fatica è ripagata dalla soddisfazione e dal pensiero di offrire nel vero senso della parola il miglior cibo possibile ai nostri pesci, quello prelevato in natura. Questo tipo di alimentazione favorisce il benessere dei nostri animali e ne favorisce i comportamenti riproduttivi, aumentando notevolmente anche il numero dei nuovi nati.
Konrad mi racconta ad esempio che, per le specie da lui allevate, tale alimentazione comporta un incremento di uova deposte dai Corydoras (sottofamiglia dei Callictidi oggi suddivisa in 7 diversi generi) anche del 400%, nel caso degli Xiphophorus circa del 300%.
Pro e contro del cibo vivo
Naturalmente la pratica non è in assoluto priva di rischi, visto che stiamo parlando di specchi e corsi d’acqua naturali ed esposti ai patogeni ambientali. Ma, al di la della considerazione che neanche i nostri acquari sono “sterili”, anzi…, bisogna sapere anche come comportarsi una volta “catturati” gli organismi. Nei reportage sarà possibile osservare anche i passaggi che dalla raccolta portano il cibo in vasca con il racconto dei principali passaggi necessari.
Una pesca particolate- Parte I
TUBIFEX
I tubifex sono vermi acquatici appartenenti al genere *Tubifex*, una famiglia di anellidi oligocheti. Questi vermi sono noti per la loro capacità di vivere in ambienti acquatici a basso contenuto di ossigeno, come fiumi stagnanti, stagni, laghetti e acque dolci in generale. Il loro habitat ideale include fondali fangosi e ricchi di materia organica in decomposizione, dove si nutrono principalmente di detriti organici e particelle di fango.
Caratteristiche principali dei tubifex:
1. Aspetto fisico: I tubifex sono vermi sottili e lunghi, che possono raggiungere diverse decine di centimetri di lunghezza. Hanno un corpo segmentato e una colorazione che può variare dal rosso intenso al marrone o al trasparente, a seconda dell’ambiente e della presenza di ossigeno.
2. Comportamento: Spesso, i tubifex si raggruppano in grandi masse visibili sulla superficie del fango o nel fondo dell’acqua, dove formano delle strutture filamentose. Quando vengono disturbati, tendono a ritirarsi rapidamente nel substrato.
3. Resistenza a condizioni di scarsa ossigenazione: Una delle caratteristiche più note dei tubifex è la loro capacità di sopravvivere in ambienti con livelli di ossigeno molto bassi. Questa loro adattabilità è dovuta a un meccanismo che permette loro di ottenere ossigeno attraverso la pelle e anche grazie alla presenza di una specie di emoglobina che facilita l’assorbimento di ossigeno.
4. Riproduzione: I tubifex si riproducono sessualmente e possono formare una sorta di “nido” o “groviglio” in cui avviene la deposizione delle uova. Le uova si sviluppano nel fango e danno origine a nuovi vermi.

Utilizzi dei tubifex:
– Come cibo per pesci e altri animali acquatici: Sono una fonte di cibo nutriente per pesci, gamberi e altri animali acquatici, sia in acquari che in ambienti naturali. La loro elevata capacità di moltiplicarsi in condizioni di scarsa ossigenazione li rende particolarmente utili per acquari di pesci tropicali.
– Uso in acquacoltura: I tubifex sono anche impiegati in acquacoltura, dove vengono utilizzati come cibo vivo per pesci giovani o per altri animali acquatici in allevamento.
– Purificazione dell’acqua: a causa della loro dieta, che si basa sulla decomposizione di materia organica, possono anche svolgere un ruolo nell’aiutare a “ripulire” l’acqua, consumando detriti organici e migliorando la qualità dell’ambiente acquatico.

Aspetti ecologici:
I tubifex giocano un ruolo ecologico importante nei loro habitat naturali. Sono decompositori, contribuendo a rompere la materia organica e a riciclare i nutrienti nel loro ecosistema, promuovendo la salute del fondale acquatico e la qualità dell’acqua.
Considerazioni per l’acquariofilia:
In un acquario, i tubifex possono essere un’aggiunta interessante, ma richiedono un ambiente che rispecchi le condizioni di acqua stagnante o a bassa ossigenazione. Alcuni acquariofili li usano anche come parte di un sistema di filtro naturale, poiché il loro comportamento può contribuire a mantenere l’acqua pulita.

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