La compatibilità dei pesci in acquario di acqua dolce

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Quali variabili tenere in considerazione per evitare conflitti?

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Foto di Gabriele Brescia

Avviare e popolare un nuovo acquario richiede non solo di prestare attenzione alla cura dell’ambiente acquatico, ma anche una comprensione approfondita della compatibilità tra i futuri ospiti.

Ogni specie ha infatti esigenze specifiche in termini di temperatura, pHdurezza dell’acquacomportamenti sociali, livelli di nuoto. In questo breve articolo, proverò a dare qualche consiglio sulla scelta di pesci ed altri ospiti compatibili al fine di creare un acquario equilibrato ed armonioso.

Nelle righe che seguono non troverete una lista di compatibilità (sarebbe un lavoro davvero lungo), ma, pur aiutandoci con alcuni esempi, ci occuperemo più di individuare i criteri chiave per dare una risposta adeguata alle domande che ci dovremmo porre ogni volta che dobbiamo decidere come popolare una nuova vasca o aggiungere nuovi ospiti ad una già avviata.

 Conoscere le necessità di ciascuna specie

Ogni specie di pesce ha caratteristiche uniche che influenzano la loro compatibilità con le altre specie. Alcuni pesci sono più aggressivi e/o territoriali, mentre altri sono più socievoli. Alcuni richiedono temperature più alte, mentre altri si trovano meglio in acque più fredde. Prima di acquistare nuovi pesci, è fondamentale informarsi approfonditamente sulle loro esigenze specifiche.

Temperatura dell’acqua

La maggior parte dei pesci tropicali preferisce temperature comprese tra i 24°C e i 26°C. Altri pesci, richiedono temperature più basse adattandosi perfettamente a quelle ambientali domestiche (a titolo esemplificativo: Poecilidi come i Guppy, i Platy, i Portaspada, i Molly, molti Ciprinidi come i Tanichthys, Pethia, Danio rerio, Danio margaritatus, o ancora Callittidi come i Corydoras paleatus o gli aeneus…)

pH e durezza dell’acqua

Alcuni pesci, come i Ciclidi africani, richiedono un pH alcalino, mentre altri pesci, come le specie del Sud America, preferiscono un pH più acido.

Comportamento sociale

Alcuni pesci sono pacifici e vivono bene in gruppi gregari o banchi, mentre altri sono aggressivi e/o territoriali e vanno allevati gestiti in funzione delle relative caratteristiche.

Zone di nuoto

Ci sono specie che prediligono zone specifiche della colonna d’acqua disponibile (che possiamo definire  superficie, centro vasca e fondo) ed altre che nuotano “a tutta vasca”. Nella composizione della fauna sarà importante non occupare tali zone con più specie con le medesime abitudini, cercando invece di occupare opportunamente tutti i livelli di nuoto disponibili. 

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Foto di Gabriele Brescia

Pesci compatibili e incompatibili: Come fare le scelte giuste

Nella scelta e nella composizione delle diverse specie da ospitare nell’acquario la compatibilità tra pesci, non solo eviterà conflitti, ma sarà l’elemento chiave per favorire un ambiente sereno e sano per tutti gli abitanti, in cui magari potrà capitare anche di veder spuntare qualche avannotto.

Oltre alle caratteristiche biologiche e fisiologiche dei pesci, è importante considerare anche il loro comportamento. Pesci troppo aggressivi, come alcuni Ciclidi, possono facilmente uccidere pesci più piccoli e pacifici. Al contrario, alcune specie, come molti pesci gatto, sono molto più docili e preferiscono nascondersi tra le piante o sul fondo, evitando conflitti e sarà quindi fondamentale fornire i giusti ripari oltre che l’assenza di compagni di vasca troppo invadenti.

L’importanza della varietà e dell’equilibrio nell’acquario

Un acquario ben bilanciato non è solo un insieme di pesci compatibili, ma un equilibrio tra specie che riescono a convivere senza interferire negativamente l’una con l’altra. La corretta progettazione dell’ambiente e l’introduzione di varietà di pesci compatibili, ma con diverse abitudini e comportamenti, aiuta a ridurre il rischio di stress e conflitti, creando così un ambiente naturale, rilassante e sano, che ridurrà notevolmente anche l’insorgere di diverse patologie derivanti, al contrario, da stress ed ambiente inidoneo.

Va sempre evitata la competizione alimentare e vanno sempre garantiti anche lo spazio di nuoto, territori di adeguate dimensioni e ben delineati, barriere visive…

Per fare un ulteriore esempio, per molti pesci bentonici, che vivono prevalentemente a contatto con il fondo e negli ultimi 15 cm circa della colonna d’acqua, avere un banco di pesci pacifici che nuotano sopra le loro teste ha un effetto “tranquillizzante” che indica l’assenza di pericoli.

È anche utile includere molte piante acquatiche, che offrono rifugi ai pesci più timidi e favoriscono un ecosistema equilibrato.

Insomma un acquario va sempre progettato in anticipo e mai improvvisato. Pesci compatibili e un ambiente ben studiato e realizzato, garantiranno il benessere degli abitanti e offriranno uno spettacolo affascinante per chi cura ed osserva garantendo tutto ciò a lungo nel tempo.

Incompatibilità

Le incompatibilità tra pesci in acquario possono derivare da una serie di fattori, tra cui aggressività, esigenze ambientali, alimentari, comportamenti predatori e sociali, tutti da tenere contemporaneamente in considerazione.

Pesci territoriali e aggressivi

Alcuni pesci sono noti per essere particolarmente territoriali e aggressivi, specialmente durante la stagione della riproduzione o quando non hanno abbastanza spazio. Questi pesci tendono a difendere con forza il loro territorio, anche a costo di danneggiare fino ad uccidere i compagni di vasca della stessa e/o di altre specie.

Alcuni esempi di pesci incompatibili:

  • Ciclidi africani sono noti per la loro spiccata territorialità, soprattutto quelli che provengono dai laghi africani come il Lago Tanganica o il Lago Malawi. Questi pesci sono molto aggressivi, non solo verso altre specie, ma anche verso pesci della stessa specie, e possono causare gravi danni a pesci più docili. Inoltre, sono piuttosto esigenti riguardo al pH dell’acqua, che deve essere alcalino, rendendo difficile trovarli compatibili con altre specie di pesci tropicali.
  • Ciclidi americani, pur essendo compatibili per condizioni chimiche e di temperatura con i pesci che provengono dalle acque dolci del Centro e Sud America, sono territoriali quanto gli africani. In acquari di dimensioni non adeguate, mal progettati o con molte specie, diventeranno particolarmente aggressivi, soprattutto durante il periodo della riproduzione. Possono essere tenuti solo con altri pesci robusti e territoriali garantendo un ambiente idoneo e ben progettato.
  • Il maschio di Betta splendens è noto per il suo comportamento aggressivo verso altri maschi della stessa specie e verso pesci con pinne lunghe o colorate. Pur essendo possibile la convivenza con altri pesci è consigliabile allevare un singolo esemplare maschio. Possibile invece la convivenza di più femmine in un litraggio adeguato.
  • Pesci rossi (in accezione generale): nonostante si trovino spesso in acquari domestici, non sono compatibili con tutti gli altri pesci tropicali. Inoltre, la loro dimensione e la loro necessità di spazio richiedono molta attenzione. Sono pesci da allevare in pond o laghi privati all’aperto, ad eccezione di alcune selezioni che stanno bene con propri simili in acquari di generose dimensioni
betta splendens esempio di incompatibilità in acquario di comunità
Foto di Alessandro Arnone

Come regola generale quindi, al fine di evitare conflitti è bene non tenere pesci territoriali insieme a pesci pacifici e separare i pesci territoriali con piante o strutture nell’acquario che possano servire da “barriere visive” per ridurre il rischio di confronti.

Se si vogliono allevare pesci aggressivi come i ciclidi, è meglio creare un acquario apposito per loro, senza altre specie, o con pesci altrettanto robusti e resistenti.

  • Pesci con esigenze ambientali diverse :Alcuni pesci provengono da habitat con caratteristiche molto specifiche, come temperature, pH o durezza dell’acqua, che potrebbero non essere compatibili con altri pesci. I pesci tropicali necessitano di temperature elevate (24°C-28°C) e di acqua dolce con pH neutro o leggermente acido. Se messi insieme a pesci d’acqua fredda o a pesci che preferiscono acque dure, patiranno a causa delle condizioni non ideali.
  • Pesci troppo piccoli con pesci predatori: Un altro motivo di incompatibilità in acquario riguarda la dimensione e il comportamento predatorio di alcune specie. I pesci predatori sono inclini a cacciare e mangiare pesci più piccoli, quindi non dovrebbero essere tenuti con specie che potrebbero considerare prede. Ad esempio, un Ciclide che misura 10/15 cm potrebbe mangiare facilmente un guppy o un neon che è molto più piccolo e della forma perfetta per la sua bocca. Ancora, pesci gatto di grandi dimensioni, sebbene generalmente pacifici, possono essere predatori di pesci più piccoli, come i neon, e quindi non dovrebbero essere tenuti con pesci minuscoli.
  • Pesci con comportamenti sociali incompatibili : Da tenere sempre in considerazione l’indole dei pesci che si desidera ospitare. Alcuni pesci, pur non essendo aggressivi fisicamente, hanno comportamenti che li rendono incompatibili con altre specie. Ad esempio, alcuni pesci sono particolarmente timidi e non gradiscono la presenza di pesci più vivaci. Specie timide, come ad es. Otocinclus o Corydoras, Guppy, Neon, “nanofish”, ecc. sono estremamente pacifici e preferiscono vivere in banchi numerosi. Non sono compatibili con pesci troppo vivaci o aggressivi, che potrebbero stressarli.
  • Esigenze di spazio : Infine, alcuni pesci hanno bisogno di ampi spazi per nuotare e svilupparsi correttamente. In un acquario troppo piccolo, pesci grandi come molti Ciclidi o pesci con necessità di spazio, come i “pesci rossi”, possono diventare stressati, sviluppare comportamenti aggressivi e influire negativamente sulla qualità dell’acqua. Sarà quindi necessario scegliere specie che abbiano esigenze di spazio simili e la dimensione dell’acquario dovrà essere adatta alla quantità e alla specie dei pesci che dovranno essere inseriti. Oltre a fornire spazio sufficiente per tutti i pesci, sarà utile prevedere rifugi naturali (piante, rocce, radici…) per favorire la riduzione dello stress, comportamenti naturali e favorire le riproduzioni.

Esempi di pesci pacifici per acquari comunitari dai 50 ai100 litri

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Acqua basica (pH > 7)

Guppy (Poecilia reticulata), Endler, Platy (Xiphophorus maculatus), Molly (Poecilia sphenops) oltre agli altri Poecilidi

Questi pesci sono ideali per acquari comunitari con altre specie pacifiche con le medesime esigenze. Sono generalmente docili e tolleranti e, molte specie, anche adattabili ad un range molto ampio di valori chimici e durezze, il che li rende compatibili con una vasta gamma di pesci.

rasbore in acquario di comunità

Acqua acida (ph < 7)

Neon (Paracheirodon innesi), Cardinali (Cheirodon axelrodi), Rasbore ad es.Trigonostigma heteromorpha), Corydoras, Otocinclus, Colisa lalia (Trichogaster), nanofish (Boraras, Microdevario K., Hyphessobrycon amandae, ecc)

Questi pesci sono tranquilli e amano stare in banchi numerosi (anche se alcune delle specie indicate sono gregarie unendosi in banco in caso di necessità), Sono perfetti per un acquario comunitario con pesci più piccoli e pacifici.

Saranno naturalmente da evitare convivenze con i grandi ciclidi ed altri pesci aggressivi e territoriali.

Esempi di pesci di fondo che non disturbano gli altri

Molti pesci bentonici vanno d’accordo con le specie di superficie e sono ottimi “compagni” in acquari comunitari.

Otocinclus (sp.):

Sono piccoli pesci erbivori che si nutrono principalmente di alghe tenere. Sono compatibili con pesci pacifici e di adeguate dimensioni. Se non si trovano esemplari allevati ed abituati al cibo secco, per quelli di cattura è bene attendere almeno 6 mesi prima di introdurli in vasca in modo da consentire la formazione di film algale sulle superfici.

otocinclus in acquario di comunità

Corydoras (riclassificati da giugno 2024, continuiamo a chiamarli così per praticità):

Come già accennato, sono pesci molto pacifici e vanno d’accordo con pesci che nuotano nella parte superiore o centrale dell’acquario. Da evitare la convivenza con Ciclidi nani, molto aggressivi specie nel periodo riproduttivo. Sono anche ottimi alleati per tenere mosso il fondo (che dovrà essere costituito da sabbia fine e ciottoli arrotondati). E’ opportuno allevare banchi numerosi della stessa varietà e di provenienza geografica simile a quella dei compagni di vasca per esigenze di temperatura.  In vasche fino a 50 litri è opportuno scegliere tra le varietà nane (ad es. pygmaeus)

corydoras, pesce da fondo ideale per acquario di comunità

Gli Ancistrus sono relativamente pacifici, ma hanno un comportamento molto territoriale con i conspecifici e con gli altri loricaridi. E’ consigliabile il loro inserimento in acquari di generose dimensioni (a partire a 80 litri per 1 esemplare, 100 per una coppia)

ancistrus in vasca di comunità

Esempi di pesci più grandi per acquari più spaziosi

Nelle giuste condizioni alcune specie di maggiori dimensioni possono convivere pacificamente insieme, a condizione che l’acquario sia abbastanza grande e che ci sia spazio e territorio sufficiente per tutti.

pterophillum scalare in acquario di comunità

Pterophyllum scalare:

sono pesci maestosi e pacifici, ma possono essere territoriali e molto aggressivi se tenuti in spazi troppo piccoli (il minimo consigliabile per allevare questa specie sono 120 L x 50 H x 40 P inserendo 5/6 giovani esemplari) o con compagni di vasca sbagliati. È consigliabile tenerli con pesci non troppo aggressivi e abbastanza grandi da non entrare nelle loro bocche, in tal modo non saranno oggetto di attenzione. Compagni ideali sono ad esempio Gymnocorymbus ternetzi e Corydoras.

gourami in acquario di comunità

Gurami (Trichopodus spp.):

I Gurami sono pesci tranquilli e relativamente grandi, che si trovano bene in acquari più grandi e comunitari

Vi sono poi specie che, seppure di dimensioni contenute, necessitano di acquari capienti e soprattutto lunghi per garantire le esigenze di nuoto e/o le dinamiche comportamentali: ad es. Petitella, Danio rerio, Hemigrammus, Puntius titteya, ecc…

Esempi di pesci che richiedono condizioni particolari

Alcuni pesci sono più esigenti in termini di temperatura dell’acqua, pH o altri fattori ambientali. Questi pesci necessitano di condizioni simili per garantire una buona compatibilità.

Discus (Symphysodon spp.): I discus sono pesci tranquilli e delicati che preferiscono vivere in banchi numerosi ed in grandi spazi (minimo 150 L x 50 H x 40 P). L’ideale è allevarli in monospecifico, ma possono essere inseriti compagni di vasca che “sopportano” le temperature necessarie al loro allevamento (ad es. Cardinali, Carnegiella e Corydoras sterbay).

discus in acquario di comunità

Ciclidi nani del Sud America:

Questi ciclidi nani sono relativamente pacifici e si adattano bene a acquari con pesci che vivono in acque acide e morbide, Tuttavia, i ciclidi nani possono essere territoriali durante la riproduzione.

ciclidi nani del sudamerica in acquario di comunità

Ciclidi africani:

 per le esigenze descritte in precedenza, un acquario con ciclidi africani dovrebbe ospitare solo queste specie.  Eventuali convivenze con pesci robusti e con le medesime esigenze vanno comunque sempre ben ponderate.

ciclidi africani in acquario di comunità

Synodontis (spp.):

Questi pesci gatto africani possono però avere dimensioni da adulti molto diverse (dai 4 cm di Synodontis marmoratus ai quasi 70 cm di Synodontis xiphias), nei negozi sono spesso classificati in maniera generica ed il rischio è quello di ritrovarsi con enormi predatori in vasca

synodontis in acquario di comunità

Channa: date le dimensioni e le abitudini di questa specie, solo alcune varietà come la bleheri, possono essere allevate in acquario con specifiche accortezze e conoscenze. In generale è meglio allevare i Channa in acquari monopecifici, anche se Channa bleheri può essere allevato in un acquario di comunità ben studiato, insieme a compagni di vasca tranquilli, non territoriali e abbastanza grandi da non essere visti come prede.

channa in acquario di comunità

Hypostomus plecostomus, spesso venduto nei negozi a chi crede di acquistare un Ancistrus, raggiunge dimensioni ragguardevoli non compatibili con la maggior parte degli acquari domestici (minimo 600 litri)

hypostomus plecostomus in acquario di comunità

Consigli generali finali:

  •  Banchi di pesci: molte specie in natura vivono in banchi più o meno numerosi. Inserire almeno 5-6 pesci della stessa specie è fondamentale per ridurre lo stress. Più il banco è numeroso, in funzione dello spazio disponibile e delle esigenze specifiche della specie, maggiori saranno le interazioni ed i comportamenti “naturali”
  • Controlla le dimensioni: evitare di inserire pesci molto piccoli con pesci predatori o molto più grandi. Con pesci di dimensioni simili sarà più facile mantenere un buon equilibrio.
  •  Piante e rifugi: Offrire nascondigli e piante può aiutare a ridurre i conflitti tra pesci più timidi e quelli più vivaci o aggressivi.
  • Monitoraggio delle condizioni dell’acqua: Assicurati che tutte le specie abbiano condizioni ambientali simili in termini di temperatura, pH e durezza dell’acqua.
  • Per alcune specie può valere la pena realizzare un acquario monospecifico, o al massimo con due specie compatibili e che si tranquillizzano a vicenda.
nanofish in acquario di comunità
Foto di Gabriele Brescia

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